Sassano (SA): presentato il progetto di turismo accessibile “B & B Like your Home”.

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“B & B Like your Home” è il progetto di turismo accessibile, oggetto del convegno di presentazione tenutosi nel tardo pomeriggio di venerdì 31 luglio 2015, presso l’Aula Consiliare del Comune di Sassano (SA). SAM_7745SAM_7756L’incontro, moderato dal Parroco della Chiesa della Beata Vergine Maria di Pompei di Silla di Sassano, don Bernardino Abbadessa, ha visto la partecipazione anche del vicesindaco di Sassano, Antonio D’Amato, dell’ideatrice del progetto “B & B Like your Home”, Cetty Ummarino (accompagnata da Valentina Carracino, del team “B & B Like your Home”), di Nicola Cestaro (anch’egli del team “B & B Like your Home”), di Vincenzo Quagliano (Think Tank Sassano) e di Salvatore Chirico, ingegnere fautore del progetto “Smart City”. Assenti, per diversi motivi, Carmen Guarino, presidente Fondazione CasAmica e il Sindaco di Sassano, Tommaso Pellegrino. SAM_7743SAM_7744Ad assistere al seminario, tra gli altri (un centinaio di persone), l’Assessore all’Ambiente e alla Cultura del Comune di Sassano, Mario Trotta, l’ingegner Michele Rienzo della Comunità Montana Vallo di Diano, la Presidente dell’Associazione “Vola – Sassano”, Margherita Marra, e una componente dell’Associazione “LIFE Onlus – Sicurezza Stradale”, Michela D’Onza. Alla fine, ha raggiunto l’Aula Consiliare anche Domenico Cartolano, coordinatore del Partito Democratico nel Vallo di Diano. SAM_7747Don Bernardino ha esordito, ringraziando tutto il pubblico presente, “proveniente da paesi vicini e lontani del Vallo di Diano e non solo!”. “Io faccio parte del Think Tank Sassano, un laboratorio di idee politiche, preso a cuore anche dal Vescovo della nostra Diocesi, Mons. Antonio De Luca, che ha mandato un messaggio per questo incontro. Ed una delle attività del Think Tank Sassano è proprio il progetto “B & B Like your Home”, un innovativo progetto di auto impiego per persone con disabilità o con esigenze speciali. Grazie al vicesindaco per questa opportunità che ci ha dato! Con lui c’è stima e collaborazione!”. SAM_7746La parola è passata proprio ad Antonio D’Amato: “È anche nostro interesse trovare progettualità per i diversamente abili! Dico grazie a Cetty, Nicola e Valentina, con cui è stato intrapreso questo discorso! E fortunatamente sono tante le strutture esistenti a questo scopo! “. SAM_7749Poi, è stata la volta di Cetty Ummarino: “Io sono un consulente turistico! Due anni fa scrissi il progetto di “B & B Like your Home”, dopo aver osservato, a Sorrento, una ragazza su una sedia a rotelle, che guardava il mare, pensai ad un itinerario accessibile per i disabili. Essi, già in possesso di una casa, già strutturata insieme ai B & B, da mettere solo a reddito. L’idea di “B & B Like your Home” è di un progetto pilota, con l’obiettivo di far sentire i disabili, quando vanno in vacanza, come a casa loro! Questo progetto è finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell’ambito del Piano d’Azione e Coesione “Giovani no profit”. È rivolto ai giovani tra i 15 e i 34 anni. Esistono vari tipi di disabilità, sensoriali, motorie e intellettive. Per quanto riguarda, poi, le persone con esigenze speciali, possono essere, ad esempio, i celiaci o soggetti con intolleranze alimentari o allergie. Nel B & B pensato da noi troverò già la possibilità di offrire, ad esempio, un’alimentazione senza glutine. Il progetto pilota interesserà 15 B & B nelle province di Salerno e Napoli. SAM_7901Abbiamo già delle manifestazioni di interesse per il nostro progetto, con il termine per la presentazione di esse protratto dal 31 luglio al 31 agosto 2015 (questo grazie anche all’articolo de “Il Venerdì di Repubblica” scritto da Antonella Barina e pubblicato oggi – venerdì 31 luglio 2015 – sul settimanale del quotidiano “la Repubblica”). Ci stiamo ora occupando della selezione dei gestori. Importante sapere come muoversi quando, ad esempio, suona il campanello o vibra la sveglia, come comportarsi con i disabili. L’obiettivo è trasmettere la cultura dell’accessibilità e il Vallo di Diano, in questo, mi sembra pronto a prestarsi a ciò. Importante acquisire quella sensibilità, per cui bisogna, ad esempio, approntare un menù in braille per i non vedenti. Noi vogliamo migliorare la qualità del lavoro! Così facendo, sale l’autostima, siamo impegnati, c’è redditività e pensiamo poi di mettere in rete i B & B nel turismo e quindi nel turismo accessibile. La gestione viene data a persone con disabilità o con esigenze specifiche. Il Vallo di Diano possiede natura, ambiente e accoglienza in famiglia (che ci apre alla serenità in essa), tutti fattori rilevanti. C’è da pensare, infine, anche al transfert delle persone con disabilità, alla loro mobilità”. SAM_7755L’intervento successivo è stato di Nicola Cestaro: “Il progetto “B & B Like your Home” è stato organizzato per 5 fasi. SAM_7773La prima fase è la selezione dei partecipanti, con la possibilità di candidarsi da gennaio al 31 agosto sul sito http://www.bblikeyourhome.com. Siamo costretti per bando a fare selezione e sono 15 i giovani gestori selezionati che da settembre parteciperanno al corso di formazione turistico. Perché fare turismo prevede avere competenze (non è importante solo l’impronta sociale del B & B, ma anche l’alta qualità di esso!). Il team di “B & B Like your Home”, inoltre, supporta i partecipanti negli adempimenti burocratici e nelle relazioni con gli enti preposti. C’è una legge regionale sul turismo, da accordare da comune a comune. Poi, c’è il marketing turistico (Cetty ed io veniamo dal turismo, dalla vendita), aspetto fondamentale. L’aspirazione è avere un Vallo di Diano con una forte caratterizzazione nel turismo. L’ultima fase è quella del tutoraggio e start-up, perché bisogna considerare che mantenere un B & B non è semplice, ma si può contare sul supporto del team”. Terminata questa descrizione, don Bernardino ha espresso qualche riflessione: “Grazie a Cetty e Nicola! La Chiesa deve smettere di avere solo una dimensione liturgica e deve uscire fuori e andare in missione tra la gente! Perché importanti sono cooperazione, solidarietà e sussidiarietà! Se la politica è quell’attività pratica tesa a realizzare il bene comune, la Chiesa non può mancare! I nostri interessi devono essere anche volontariato, turismo, cultura e i fabbisogni aziendali della Chiesa. C’è, ad esempio, una sinergia di partenariato locale per la strategia delle aree interne, un discorso avviato con la Comunità Montana (vedo l’ingegner Michele Rienzo presente!). Il Vescovo De Luca, nel suo messaggio inviatoci, pensa che il Think Tank Sassano (aperto al pubblico il venerdì, dalle 15 alle 19, presso il Centro Polifunzionale, in Silla di Sassano) deve diventare crocevia di sviluppo, in un’idea di solidarietà che non deve essere pietismo, assistenzialismo. E il turismo sociale può diventare un incentivo importante. Da 6 mesi sono coinvolto nel Think Tank e con Pasquale Rubino, responsabile Fondo Cei della Diocesi di Teggiano-Policastro, abbiamo predisposto il “prestito della speranza”( a sostegno dell’inserimento dei giovani e delle fasce deboli in tutte le dinamiche sociali ed economiche, anche del Vallo di Diano, attraverso l’accesso a fondi per le microimprese e le famiglie)”. SAM_7758Al proposito, è intervenuto Vincenzo Quagliano: “La nostra Diocesi è attiva anche nella strategia delle aree interne. In un momento di isolamento del Vallo di Diano, la Chiesa può dare un sostegno al partenariato dell’area locale. Penso che se progetti pilota come quello di cui parliamo oggi, trovano ancoraggio in un territorio, diventano volano di sviluppo. Vedo presente, interessato al turismo sociale, anche Bartolo Scandizzo, da Paestum. Questo territorio ha bisogno di passare da una vocazione rurale ad una vocazione turistica! Il problema è imprenditoriale, ma ci sono anche problematiche legate alla mobilità! Nella nuova legge sul turismo si parla di distretto turistico. Noi abbiamo la Certosa di Padula e da essa dipendono le speranze del Vallo! Abbiamo registrato 180 incontri. Per 20 iniziative è stata fatta la verifica di fattibilità, con l’idea di un giovane espressa su un foglio, per poi, attraverso un quesito ufficiale, accedere alle agevolazioni. Pensiamo che si possano realizzare 5-6 B & B (Bed & Breakfast) nel Vallo di Diano! Ci interessa essere territorio pilota. Il nostro non è un progetto isolato, esce da “Culturability” (il nuovo bando della Fondazione Unipolis aperto a progetti che coniughino cultura e creatività, innovazione e coesione sociale). Il fermento culturale che c’è è importante per l’accesso ai fondi comunitari. Per la costruzione di una filiera turistica. Potrei citare il progetto comunitario “Erasmus Plus”, per creare reti transnazionali (costruita una rete con Inghilterra, Spagna e Malta). Le scuole, nel Vallo di Diano, avranno la possibilità di dare vita ad una propria idea per stimolare un progetto di internazionalizzazione. Importante è il concetto di cooperazione! Con la Comunità Montana abbiamo affrontato il problema dei trasporti nel territorio. Necessaria, poi, un’analisi dei fabbisogni formativi, una fotografia del territorio (10 anni fa dati esistenti su dati ancora precedenti, ma il mondo è cambiato!). La Comunità Montana ha avuto la sensibilità di fare l’analisi dei fabbisogni del territorio (no alle cattedrali nel deserto che non portano lavoro e sviluppo!). Dal 2008, dal Parco progetto fino al 2014 con l’accelerazione della spesa, noi parliamo di bolla progettuale! Ieri l’altro, il Governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca ha chiesto un’ulteriore proroga dopo quella di dicembre 2015 per scongiurare la perdita di 1,8 miliardi di euro dalla rendicontazione definitiva dei fondi europei della Regione (come gestiti dalla vecchia programmazione del precedente governo Caldoro). Questa dei soldi non spesi dalla Regione è la programmazione più importante! Un altro dato: nessuno nella crisi ha investito nella formazione, con un intervento strategico. L’anno passato la Regione ha investito in 18 grandi progetti, ma non oltre Eboli (tra l’altro, centro poliservizi agricolo mai partito!), non arrivando quindi a toccare il Vallo di Diano. Con Salvatore Chirico (presente a quest’appuntamento) abbiamo parlato venerdì scorso di “Smart Cities” , un percorso innovativo, sostenibile e compatibile verso una nuovo modello di vita condiviso e partecipato. L’Unione Europea ci dà più risorse (oggetto di un altro convegno l’anno scorso sui fondi comunitari). Sono due i filoni di finanziamento: Aree Interne (comuni e partenariato locale) e Regione. Confidiamo nelle amministrazioni locali, perché dal 2020 non c’è più alcuna cosa che salverà il Vallo di Diano! Si è parlato del “prestito della speranza”, con la Cei che ha destinato soldi per due filiere: alle famiglie e alle imprese e start-up (cooperative, srl, nuovo regolamento). Destinati massimo 7.000 euro di prestiti alle famiglie, fino a 25.000 euro alle imprese e start-up. Il Vescovo è una persona molto competente e questo mese faremo partire l’iter progettuale!”. SAM_7768Microfono di nuovo a Cetty Ummarino: “La legge sui B & B è del 2000 con il Giubileo, con la possibilità di ospitare, a pagamento, turisti a casa propria. Per la legge della Regione Campania, si possono impegnare da 1 a 3 stanze per un massimo di 6 posti letto. Ogni comune può approvare un regolamento. L’esercizio dell’attività di B & B non comporta l’obbligo di iscrizione alla Camera di Commercio o l’apertura di Partita IVA in 9 di 12 mesi (Napoli è diversa, è scesa a 8 di 12 mesi). Il pernottamento è possibile da 1 notte a 30 notti. Con un B & B, poi, si ha a che fare anche con i clienti business (i cosiddetti turisti business). Ad esempio, in provincia di Napoli, esistono B & B nel segmento sanitario (con ospitalità molto più calda ai congiunti dei malati in ospedale). Stiamo lavorando per applicare questo modello anche alle Università e agli studenti fuori-sede. L’interesse è anche per le associazioni di trekking (conoscere il funzionamento, ad esempio, della joelette, la sedia trekking monoruota per disabili motori), coinvolgendo, tanto per dire, nel Cammino di Santiago e nelle vie Francigene anche chi è affetto da disabilità motorie. O per gli interpreti di lingua LIS (Linguaggio dei Segni). C’è poi la fase di commercializzazione dei B & B, che si estrinseca con un aiuto a fare: il gestore, con la sua rete di conoscenti e i social network; la filiera del turismo (nelle associazioni, fiere e mercati); nelle associazioni estere di turismo. Io sono una estimatrice e un’innamorata del Vallo di Diano e penso che ci vogliano determinazione, tenacia e volontà per realizzare tutto ci! Io sono fortunata perché sono seguita da Nicola (Cestaro) e Valentina (Carracino). Il roll-up deve essere fatto bene. I B & B devono avere formazione (la prima colazione deve avere le stesse caratteristiche, la procedura di disdetta pure), perché i gestori rispondono della vendita del marchio nelle fiere! La formazione si basa su un disciplinare (40 ore tutte pratiche (la formazione teorica è demandata agli istituti alberghieri e alle università), con molto lavoro di back office – presentazione della propria attività di gestore di B & B, di facile lettura anche per il cliente finale – format + e-mail di presentazione da allegare; con un file audio anche una persona cieca potrà ascoltare!) e su un regolamento (che regoli l’ospitalità tra ospite e ospitante). Un cliente sensibile e il gestore che diventerà ambasciatore del territorio. I corsi di formazione interesseranno 5-10 persone su argomenti di marketing e marketing turistico. Anche un adolescente potrà aprire un B & B avendo come gestori i propri genitori. B & B che hanno anche una parte sociale oltre che una turistica. Ad esempio, sta crescendo l’autismo tra le forme di disabilità. Uno scambio di informazioni tra genitori metterà a conoscenza del protocollo per tipo di patologia”. SAM_7769Chiamati ad intervenire dal pubblico, lo ha fatto Salvatore Chirico: “Perché hanno chiuso la ferrovia? Perché, un tempo, c’era la comunità della Littorina, insieme a me e Vincenzo Quagliano, e c’era la ferrovia. È qui presente anche Marco Mea, il presidente dell’Agenzia Turistica Vallo di Diano. Io faccio un discorso di “Smart Cities” e sviluppo di “Smart Cities”. Non si può fare sviluppo senza fare “smart people” e segmentare per “smart communities”. E poi bisognerebbe andare a scuola di convivenza! Il progetto “Smart City” consta di 15 segmenti, un’agenzia di 60 ragazzi e 100 stakeholders (gestori). Non puoi fare turismo se non hai mobilità sostenibile! Noi siamo a disposizione per collaborare!”. SAM_7770Giro conclusivo di interventi, iniziando da Antonio D’Amato: “Ero assessore all’Urbanistica, ma già si parlava del governo del territorio! Poi, l’impegno di don Bernardino Abbadessa soddisfa da parte nostra! La Chiesa che partecipa è sempre un segnale positivo! Per quanto riguarda le “Smart Cities”, “Sassano Intelligente” è il nostro progetto, di un paese videosorvegliato, provvisto di barriere architettoniche per disabili e di segnalistica nella Valle delle Orchidee. Oggi c’è sensibilità in tal senso tra gli amministratori del territorio! Oggi la scommessa è culturale: riuscire a portare fuori, dai nostri confronti, le idee su cui scommettere! Il territorio ne ha bisogno! E tutto va costruito dal basso! La filiera B & B e il turismo accessibile!”. SAM_7771Poi, Nicola Cestaro: “Grazie a tutti i ragazzi intervenuti! Due riflessioni: pensiamo che B & B non è solo pernottamento e colazione, ma anche servizi! E che il turismo accessibile in Europa genera 130 miliardi di euro (investire può costituire un vantaggio rispetto a distretti turistici più avanti di noi!)”. L’intervento conclusivo di Cetty Ummarino: “Ho sempre considerato il Vallo di Diano uno scrigno di gioielli da mettersi insieme: il turismo, il turismo accessibile, il trekking, l’ambiente e l’enogastronomia.”. Quello di Vincenzo Quagliano: “Dirigiamoci verso un progetto di incubazione diffusa e di ecodistretto per una nuova gestione ambientale! Il governatore della regione ha puntato su coworking e incubazione diffusa. Ricordo, infine, che il Think Tank Sassano fa parte di “Cantera”, braccio operativo dei giovani dell’area dei Picentini”. La chiusura di don Bernardino: “Grazie agli amici dell’essere, del fare e dell’essenzialità (e non dell’apparenza!), del considerare la vita degli altri come un dono, non da condividere per se stessi, ma per far emergere il tesoro che è nell’altro!”.

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